LA STRAGE NEL SILENZIO |
Il triste fenomeno dei suicidi non conosce fine e, purtroppo, si ripresenta con una forza dirompente. In soli dieci giorni ben tre episodi, ma nemmeno una frequenza così alta sembra scalfire il muro di silenzio che circonda questi eventi. Sicuramente le motivazioni non saranno imputabili esclusivamente a problemi lavorativi ma certo le tante situazioni che ci vengono rappresentate dovrebbero far alzare il livello di attenzione. Purtroppo constatiamo che la volontà di non ascoltare supera la disponibilità di chi vorrebbe dare ogni possibile contributo, anche piccolo ma comunque prezioso.
Non ci stancheremo mai di ripetere che per affrontare un così delicato e serio argomento si deve far squadra, superando ogni possibile ostacolo per il bene dei colleghi.
SEDI DISAGIATE |
La mobilità dei Carabinieri impiegati in sedi disagiate è regolamentata da una circolare di fine 2019 che, “stranamente”, riduce al minimo le differenze fra Ruolo Forestale e Ruolo Normale, pur mantenendo un forte discrimine in merito alle date di decorrenza. Nonostante ciò abbiamo sollevato la problematica con il Comando Generale (la nota) in quanto i dinieghi ricevuti dai colleghi Forestali stanno assumendo del grottesco, oltre a confermare che le diversità di trattamento con il Ruolo Normale sembrano lungi dall’essere superate.
ASSEGNAZIONI FINE CORSO |
A seguito delle numerosissime lamentele di colleghi che rinunciano alla progressione in carriera temendo di dover essere impiegati dove le regole imporrebbero, abbiamo invitato il Comando Generale (la nota) a dare ordine ad un argomento fonte di dissidi e malumori.
Le legittime aspirazioni di carriera di tutti devono, necessariamente, presupporre regole certe, chiare e trasparenti per consentire ai singoli di avere ogni elemento utile per operare con serenità le proprie scelte. Ad oggi sembra che, nel pieno rispetto del sistema italico, i “soliti furbetti” abbiano gioco facile in un impianto da rivedere profondamente.
ACCESSO MENSE |
Abbiamo assistito alle tante strumentalizzazioni fatte in merito agli accessi alle mense di servizio in virtù del possedimento o meno del tanto discusso green pass.
Pur capendo le lamentele bipartisan dei soggetti coinvolti, abbiamo riscontrato che le scelte operate dall’Amministrazione sono le migliori possibili da poter mettere in atto nel quadro normativo attuale, a garanzia di tutto il personale. Peraltro, oltre a contestazioni di varia natura, non abbiamo letto proposte alternative che consentissero il rispetto degli indirizzi di Governo a cui tutti sono richiamati.
In tale contesto abbiamo segnalato (la nota) come le disposizioni del Comando Generale non sempre vengano recepite dalla catena di comando, oltre a suggerire il ricorso all’utilizzo dei buoni pasto laddove ci fossero elementi impeditivi al rispetto delle disposizioni diramate.
TESSERE ATE |
A differenza di chi ritiene il Sindacato un mero strumento di contestazione, ci adoperiamo per migliorare sia le condizioni lavorative dei militari, sia la funzionalità dell’Amministrazione.
In questa ottica abbiamo proposto (la nota) di valutare la possibilità di abilitare le tessere ATe come CIE (carta di identità elettronica) in modo da velocizzare e uniformare il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e favorire i tanti colleghi che, riscontrando problematiche di ogni tipo nel tentativo di attivazione, ancora si trovano sprovvisti di SPID.
AGITAZIONE SINDACALE |
Prosegue lo stato di agitazione dei Sindacati militari che rivendicano una legge seria e rispettosa delle prerogative sindacali che consenta alle neo costituite associazioni di operare nel pieno delle proprie possibilità.
Il cartello formatosi, di cui ASSO.MIL. fa parte, ha inviato una nota alle compagini di Governo (sul sito) interessate per competenza, al fine di sollecitare l’emissione della tanto agognata legge sui sindacati militari.
Purtroppo le resistenze da vincere sembrano molte e variegate poiché nel terzo millennio ancora paiono esistere mentalità che nel medio evo farebbero rabbrividire per arretratezza.