Con nota M_D GMIL REG2021 0468057 del 21/10/2021 è stato bandito un concorso interno, per titoli ed esami, per l’ammissione al 27° corso di qualificazione di 1050 Allievi Vice Brigadieri di cui, nel rispetto dell’art. 14 del D.Lgs. 177/2016, è stato garantito almeno il 4% di posti riservati al Ruolo Forestale.
Purtroppo dobbiamo constatare che quel 4% che il legislatore aveva imposto, a garanzia delle legittime aspettative del personale proveniente dal disciolto Corpo forestale dello Stato, sembra venir gestito in spregio sia della dignità che dell’intelligenza degli interessati.
Dei 1050 posti messi a disposizione, ne sono riservati solo 24 per circa 2700 militari provenienti dal “ruolo in uniforme” del CFS, 4 per circa 150 militari provenienti dai ruoli tecnici del CFS ed infine 14 per circa 130 militari specializzati Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare.
Sulla carta è quindi rispettata la previsione normativa del 4%, ma, solo uno sprovveduto, un ingenuo o, peggio, uno stolto – e nessun Forestale lo è! – non noterebbe la palese volontà di escludere dalle progressioni di carriera il personale proveniente dal CFS allo scopo di favorire gli specializzati, forse perché considerati di “razza pura”, riservando loro un numero di posti che se rapportato ai potenziali partecipanti, risulta più grande di circa dieci volte .
Anche la ventilata ipotesi di prorogare la scadenza del concorso per poter allargare la pletora degli specializzati TFAA potenziali partecipanti (circa 230 raggiungeranno il minimo dei 4 anni di servizio a metà dicembre) non colmerebbe comunque l’enorme divario che si è voluto creare a svantaggio dei Forestali.
Stigmatizzando il trattamento che quotidianamente viene riservato ai Forestali, sempre più penalizzati da scelte tanto incomprensibili quanto ingiustificate, si chiede di ristabilire almeno le giuste proporzioni nei posti messi a concorso.
Infatti, sia le previsioni del comma 2 dell’articolo 1 del Bando sia le previsioni del D. Lgs 177/2016 che, ricordiamo, non pone ostacoli ad innalzare la soglia minima dei posti riservati, lasciano ampi spazi di manovra per eventuali correzioni in corsa. Ci sarebbe quindi la possibilità di rendere giustizia ai Forestali, senza penalizzare con eccessive riduzioni i posti riservati agli specializzati TFAA. È il caso di far notare che, in invarianza di scadenza del Bando, per mantenere le proporzioni conservando i 14 posti degli specializzati, si dovrebbe portare a circa 250 il numero per i Forestali, soluzione comunque impraticabile perché ridurrebbe eccessivamente i 1008 posti del Ruolo Normale.
Se invece si volesse posticipare la scadenza del concorso per ampliare il numero degli specializzati aventi diritto (che diventerebbero circa 450), le proporzioni dei posti riservati si riequilibrerebbero innalzando a circa 80 quelli per i Forestali.
Con l’auspicio che prima o poi i Forestali ricevano la stessa dignità di trattamento e le stesse possibilità riservate ai colleghi del Ruolo Normale, si evidenzia che il senso di appartenenza al Corpo e i relativi stimoli lavorativi passano anche attraverso la considerazione ricevuta che, sinora, come testimoniano i fatti, pare essere pressoché nulla.
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