In più occasioni abbiamo evidenziato come le stringenti regole che l’Arma si è data in merito alla mobilità ingessino i trasferimenti dei militari della specialità Forestale, soprattutto a causa delle criticità derivanti dai numeri delle piante organiche.
L’ostinazione nel voler applicare regole oggettivamente infruttuose assume oramai l’aspetto di un vero e proprio accanimento verso la specialità, con situazioni paradossali che vedono militari “vincitori Ge.Tra.” attendere la movimentazione anche da due anni, poiché vincolati dal miraggio di una sostituzione.
Le maggiori sofferenze sono patite dal ruolo Marescialli che, per le peculiarità rivestite, trova ostacoli pressoché insormontabili per consentire trasferimenti a domanda.
In considerazione che ad inizio del prossimo anno verranno assegnati 22 marescialli e 162 carabinieri alla specialità forestale si chiede particolare attenzione nella scelta delle sedi per agevolare la mobilità di tutti gli appartenenti alla specialità, in special modo di chi la attende anche da anni.
Si tiene a precisare che assegnazioni di nuova nomina in sedi appetite da militari in servizio, determinerebbero per questi la definitiva impossibilità al trasferimento stanti le attuali regole.
Per quanto sopra e al fine di conciliare le esigenze dell’Amministrazione con quelle dei militari sarebbe opportuno procedere ad una ricognizione per conoscere se fra le sedi individuate per le assegnazioni ve ne siano di interesse di militari già in servizio e se vi siano militari che, pur interessati alla mobilità, non hanno potuto partecipare alla Ge.Tra. per le “limitazioni in uscita”.
In attesa di poter rivedere totalmente le regole della mobilità per la specialità forestale, magari anche coinvolgendo le APCSM, si confida venga fatto quanto necessario per sanare le criticità prospettate prima dell’emissione della nuova Ge.Tra. forestale che, in invarianza di regole, è destinata nuovamente a fallire.
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