Assomil informa
SMART WORKING

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 21 settembre 2022 è stata pubblicata la legge 21 settembre 2022, n. 142, conversione del decreto legge 9 agosto 2022, n. 115 che , fra le altre cose, ha prorogato sino al 31 dicembre 2022 la possibilità di ricorrere al lavoro agile per i dipendenti pubblici c.d. “fragili”.
La previsione, recepita dall’Arma con apposita circolare dell’Ufficio Legislazione e Affari Parlamentari del Comando Generale, sarà una valida alternativa per i militari che rientrano nella prevista fattispecie.

AVVICENDAMENTO GUIDA URSM

Alla guida dell’Ufficio Relazioni Sindacali e Rappresentanza Militare è subentrato al Generale Uggeri, andato in quiescenza, il Colonnello De Santis. Il primo approccio è stato eccellente sia dal punto di vista formale (il colonnello si è premurato di contattare i vertici dei sindacati) che sostanziale (finalmente abbiamo ricevuto un reale riscontro ad una vertenza). Qualcuno ha maliziosamente ipotizzato che la risposta alla vertenza sia derivata dal fatto che la stessa fosse indirizzata anche a due ministri. Noi, che da sempre cerchiamo di interpretare gli eventi nel lungo periodo, invece vogliamo credere che sia solo l’inizio di una nuova stagione delle Relazioni Sindacali, basata sul dialogo e sulla collaborazione.
Auguriamo al Colonnello De Santis ogni bene per il nuovo incarico, ma soprattutto gli auguriamo di riuscire a far decollare il dialogo tra Amministrazione ed Associazioni Sindacali, cosa che al predecessore non è pienamente riuscita, limitandosi a risposte di circostanza o a un mero “servizio postale”.

LA STRAGE INFINITA

Non si è ancora concluso il sesto anno dallo sciagurato accorpamento del CFS con l’Arma dei Carabinieri e sì è già raggiunto un numero di suicidi fra gli ex forestali mai registrato prima.
Il malessere è tangibile e non si può mascherare con frasi o dichiarazioni di circostanza, rese più per illudere se stessi che convincere gli altri della riuscita di una riforma che ha letteralmente devastato la vita alla stragrande maggioranza dei forestali. Per non parlare poi del fallimento dal punto di vista di funzionalità ed efficacia.
Del resto, cosa aspettarsi se dopo quasi sei anni i forestali vengono ancora ghettizzati con la distinzione dei capitoli di spesa per le risorse del FESI, per gli straordinari, per accedere a qualsivoglia interpello, per non parlare poi dello “speciale trattamento” loro riservato presso le Infermerie Presidiarie?
In molti “la riforma ha generato un innaturale desiderio di invecchiare” (citazione di un collega forestale DOC) pur di uscire da un incubo e che in troppi scelgono di far terminare prima del dovuto.

UNA NUOVA MENTALITÀ

Si susseguono sentenze e pareri in cui emerge come i Sindacati siano titolati ad operare e a “parlare” anche di argomenti per i quali si è tentato di imbavagliarli con la vergognosa legge di riferimento entrata in vigore il 27 maggio scorso.
Avevamo già espresso la nostra solidarietà al Maresciallo Carlo Chiariglione ma ci ripetiamo volentieri alla luce dell’ultima sentenza del giudice amministrativo che lo riabilita a pieno titolo dopo aver subito una sospensione per una serie di accuse, sistematicamente e ripetutamente cadute nel vuoto, derivanti da sue denuncie su criticità del mondo militare mosse in veste di presidente del sindacato militare Assomilitari.
La parola Sindacato è sinonimo di trasparenza ed è chiaro che può spaventare coloro che non sono avvezzi a questo concetto. Chi ha la coscienza pulita non avrà nulla da temere dall’imminente, necessario e ineludibile cambio di mentalità, basato sul vero confronto che non può portar altro se non una crescita comune e condivisa.