Come è noto, con il Foglio Nr. 27/2-39-2014 di protocollo datato 10 aprile 2017, oggetto “Assorbimento del Corpo Forestale dello Stato. Manovra ordinativa di 2° tempo”, il I Reparto – SM – Ufficio Ordinamento del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha dettato nuove disposizioni organizzative per il CUFA.
Il nuovo assetto ha inciso, in maniera significativa, anche sul Raggruppamento Carabinieri CITES, soprattutto a livello centrale. Nel Raggruppamento, infatti, sono ora incardinati l’Ufficio Comando ed il Reparto Operativo, all’interno del quale sono inquadrate la Sezione Operativa Centrale, la Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali, il Nucleo CITES di Roma.
Nell’ambito dell’attribuzione dei principali incarichi, la manovra ordinativa di 2° tempo ha previsto che il Capo Ufficio Comando di Raggruppamento – tra le altre cose – provveda alla direzione, al raccordo ed al coordinamento delle attività burocratiche, avvalendosi del personale dipendente, nonché alla ricezione, al controllo, alla classificazione e allo smistamento della corrispondenza.
Purtroppo la scrivente A.P.C.S.M. è costretta ad intervenire di nuovo sull’argomento.
Grazie all’interessamento di codesto Ufficio, a seguito della nostra segnalazione, l’allora Capo Ufficio Comando di Raggruppamento riacquisì in toto la gestione della corrispondenza, momentaneamente demandata al Reparto Operativo per carenze di organico e non per ragioni di funzionalità; le sopraggiunte disposizioni del neo Comandante di Raggruppamento, purtroppo, hanno di nuovo demandato l’onere della classificazione alle sezioni dipendenti dal Reparto Operativo, nonostante la sopra richiamata Manovra ordinativa di 2° tempo non preveda compiti burocratici e quindi di classificazione della corrispondenza né per lo stesso Reparto Operativo né per le Sezioni/Nucleo (di Roma).
La consolidata procedura di trattazione della corrispondenza e di archiviazione cartacea ha consentito, negli anni, di gestire con praticità ed efficienza l’imponente carteggio derivante dall’altissimo numero di allevatori sui quali il Nucleo CITES di Roma è competente (oltre 3.000). Le nuove disposizioni, invece, che avrebbero come unico effetto positivo la de-materializzazione cartacea, peraltro inopportuna per l’attività di certificazione (che è e resterà cartacea), non fanno altro che caricare i militari di S.O.C. e Nucleo di Roma di compiti burocratici non di loro competenza, che rischiano di creare ripercussioni negative sull’attività operativa.