La scorsa primavera, è stata avviata dal CUFA la ricognizione del personale volontario, esperto in materia ambientale, forestale, di biodiversità e di gestione di aree naturali, da impiegare nella costituenda TASK FORCE Carabinieri denominata “UNITE4ENVIRONMENT – CASCHI VERDI per L’UNESCO.
Partendo dal presupposto che quasi tutti i Carabinieri Forestali, vantando oltre un decennio di esperienza lavorativa in materia ambientale, potrebbero definirsi esperti, si rileva che:
- la nota dello SM – Ufficio OAIO del CUFA datata 23 marzo 2021 n. 1492/1-10 di protocollo (all. 1) individua una serie di nominativi scelti sulla base di criteri ignoti;
- con la successiva nota datata 25 marzo 2021 n. 1492/1-11 di protocollo (all. 2), lo SM – Ufficio OAIO del CUFA detta i criteri per la selezione del personale (esperienza, riconosciuta e certificata, nello specifico settore di competenza; buona conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente di altre lingue veicolari; disponibilità all’impiego all’estero), prevedendo altresì che l’elenco dei nominativi individuati venisse corredato dai curricula degli aspiranti e da un motivato parere dei Comandanti di Corpo;
- con la recente nota datata 30 ottobre 2021 n. 18/36-12 di protocollo (all. 3) lo SM – Ufficio OAIO del CUFA invita i Comandi interessati ad individuare i discenti che parteciperanno ad un corso di “CERTIFICAZIONE” (?) per “ENVIRONMENTAL EXPERT – UNESCO” secondo il seguente programma: Corso di inglese, addestramento al combattimento; tematiche ambientali.
Si deve necessariamente far notare come il programma del corso abbia suscitato una diffusa ilarità tra i Carabinieri Forestali, mentre dall’elenco degli esperti – senza entrare nel merito delle competenze specifiche dei singoli militari individuati – sembrano emergere, in taluni casi, contraddittorietà tra i requisiti richiesti:
- la giovanissima anzianità di servizio di taluni aspiranti;
- le mansioni svolte rispetto al settore per il quale si è stati dichiarati esperti;
- l’avanzata età anagrafica rispetto all’opportunità di un impiego all’estero.
Avviare ad un corso di certificazione, che prevede lezioni di inglese e di tematiche ambientali, esperti selezionati che, per il solo fatto di essere stati “prescelti”, dovrebbero già avere una buona conoscenza dell’inglese oltre a esperienza riconosciuta e certificata nello specifico settore (ambientale) di competenza, ha fatto sorridere amaramente ed arrabbiare i più che, magari, hanno ritenuto di non proporre la propria candidatura in puntuale ossequio ai criteri previsti dalle note OAIO; ma la scrivente APCSM, invece, vuole comprendere….
Ritrovare tra l’elenco degli esperti, militari con pochi anni di servizio o che non hanno mai messo piedi fuori dagli uffici, ha fatto pensare alla massa che vi siano state segnalazioni clientelari; ma la scrivente APCSM, invece, vuole comprendere….
Vuole comprendere che fine abbia fatto quella “CASA DI VETRO” annunciata e mai realizzata!