Aria di cambiamenti |
Settembre da sempre è il mese del ritorno alla “normalità” con la fine del periodo estivo e la riapertura delle scuole. Spesso si approfitta di questo periodo per mettere in atto delle modifiche agli assetti organizzativi nel mondo del lavoro.
Questo settembre sarà particolarmente importante per i Forestali che si ritroveranno ad operare in strutture territoriali che da Stazioni verranno rinominate Nuclei. Ciò comporterà stravolgimenti da ogni punto di vista, nonostante le tante promesse offerte a parole dai vertici e mai suffragate da atti formali. I nostri timori, evidenziati da mesi, stanno purtroppo trovando conferma nei fatti.
Ma settembre sarà anche l’occasione per contribuire a far sentire la voce dei forestali. Infatti inizia la stagione congressuale di Asso.Mil: definiremo il nostro organigramma sulla base di elezioni dal basso, e così rafforzeremo l’operato dell’unico sindacato militare che si interessa dei Forestali a tempo pieno.
Per contrastare il processo di annientamento della Specialità Forestale tenteremo di spostare il confronto sui tavoli governativi, ma per fare ciò servono i numeri e soprattutto persone che sanno di cosa parlano.
Solo Asso.Mil. sinora ha evidenziato le continue disparità di trattamento subite dai Forestali rispetto alle altre specialità dell’Arma: le indennità del FESI e quelle contrattuali (comandanti di Stazione), la mobilità, l’impossibilità di partecipare ai tanti interpelli ecc. ecc.
Adesso avete davvero la possibilità di contribuire affinchè il cambiamento non diventi annientamento, aspettare ancora o affidarsi ad altri pseudo sindacati sarebbe solo inutile e dannoso.
Foresterie |
Avevamo lamentato la gestione delle “colonie estive” (i soggiorni estivi per i figli dei dipendenti) che, nate per offrire un risparmio alle famiglie, sono invece diventate terra di conquista per categorie che, probabilmente, avrebbero meno difficoltà nell’affrontare la spesa per servizi analoghi offerti da strutture private.
Stessa sorte pare sia riservata alle nostre foresterie che, ubicate in posti da favola, stanno diventando quasi inaccessibili ai comuni mortali.
Tutto ciò anche grazie ad un metodo di assegnazione che definire discutibile è un eufemismo: nel CFS infatti la trasparenza delle graduatorie non consentiva alcun tipo di manipolazione mentre oggi le difficoltà per rivendicare eventuali diritti paiono insormontabili.
Una gestione che lascia troppo spazio alla discrezionalità è inevitabilmente destinata a derive clientelari, come abbiamo più volte sostenuto.
Cercheremo di far sentire le nostre rimostranze anche su questo ma, come sempre, serve avere la giusta forza per poter ottenere la giusta attenzione.