ESISTE, DUNQUE, UN GIUDICE A STRASBURGO |
Il 24 ottobre 2024 il governo italiano ha riconosciuto davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo di aver violato la libertà sindacale di 1.134 ex dipendenti del Corpo forestale dello Stato a seguito del loro trasferimento nelle forze di Polizia a statuto militare.
Per prima cosa vogliamo abbracciare tutti i ricorrenti, ringraziarli per la pazienza dimostrata nel corso di questa lunga attesa e per aver avuto il coraggio di arrivare fin qui.
Asso.Mil. da sempre ha sostenuto e sponsorizzato la causa degli ex forestali, annoverando nella propria dirigenza i promotori del contenzioso avviato nel 2016 con i ricorsi ai TAR, facendosi carico di curare le comunicazioni e i rapporti con l’avvocato Lizza.
Accogliamo la sentenza odierna con emozioni contrastanti.
Da un lato veder riconosciute le ragioni senz’altro gratifica e potrà essere un ulteriore stimolo per continuare, con rinnovate energie, le battaglie in difesa del personale.
Dall’altro ripensare a quanti anni sono stati necessari affinché fosse messo nero su bianco ed in modo ufficiale un fatto lampante come il sole, amareggia. Amareggia ancor di più veder compensata la violazione di un diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione con un piatto di lenticchie, quasi a sancire che bastano pochi spiccioli per indennizzare violazioni dei diritti dell’uomo in presenza di “rei confessi”, quale il Governo italiano ha dimostrato di essere. E amareggia ripensare alla sentenza della Corte Costituzionale, forse il momento più buio dell’intera vicenda.
Ci troviamo costretti ad accontentarci di questa vittoria morale, un premio comunque importante per chi, negli anni, ha lottato prima contro la soppressione del Corpo forestale dello Stato ed ora continua a lottare (e vincere) per i diritti del personale.
Spesso ci capita di sentirci un po’ Davide contro Golia, ma quando sono i fatti a darci ragione, quando riusciamo a far riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori un sacrosanto diritto, sentiamo di aver fatto bene il nostro lavoro nel tempo, da sindacalisti civili prima e da sindacalisti militari dopo.
Ed ancora una volta il riscontro ottenuto dimostra che le battaglie che Asso.Mil. sceglie di combattere, spesso da soli, sono giuste e concrete, senza timori di smentite dei tanti urlatori alla luna che girano nel panorama sindacale militare.
Ringraziamo le altre A.P.C.S.M., per il sostegno ricevuto in questi anni, per l’importante ruolo che hanno svolto a favore degli ex forestali nel corso di questa lunga battaglia legale …. no, tranquilli, stiamo scherzando. Loro non hanno proprio fatto nulla. Per voi. Come al solito!
C’è ancora tempo per revocare l’iscrizione con chi dei forestali si è sempre occupato solo in maniera penalizzante! Lo hanno fatto, lo stanno facendo e lo faranno grazie a chi li sostiene!