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SINO ALLA FINE!

Il lungo contenzioso, portato dai forestali fino alla Corte Europea, sembrava conclusosi con la classica vittoria di Pirro.
Chi, come noi, ha subito una militarizzazione coatta con le annesse limitazioni delle proprie libertà, non può certo sentirsi soddisfatto dal riconoscimento del torto subito da parte del Governo Italiano per sua stessa ammissione.
Come non può essere considerato un indennizzo la cifra ridicola stabilita dalla CEDU che, di fatto, ha riconosciuto il rimborso delle spese sostenute per il ricorso stesso, ma non si è pronunciata nel quantificare in alcun modo (e non parliamo solo in termini economici) un adeguato risarcimento, semmai adeguato potrà essere.
Per questo motivo abbiamo scelto di intraprendere un percorso con l’avvocato Lizza, – l’unico che sia riuscito ad arrivare sino alla CEDU ottenendo una vittoria giuridica di una portata inimmaginabile – per citare lo stesso Governo italiano allo scopo di ottenere il riconoscimento del danno causato ai forestali.
Teniamo a precisare che accettare quanto proposto dal MEF in merito agli esiti della sentenza CEDU (in questi giorni stanno arrivando le comunicazioni ai ricorrenti) non precluderà in alcun modo la possibilità di avviare il contenzioso sopra descritto.
Gli iscritti Asso.Mil., grazie alla convenzione con l’avvocato Lizza, potranno godere di un trattamento di favore in merito all’onorario da riconoscere al legale.

SCELTE…

La delusione per le aspettative rimesse nella sentenza CEDU hanno portato tanti colleghi a rivolgersi a studi legali per rivendicare un eventuale indennizzo sulla scorta dei successi conseguiti dallo studio legale Lizza.
I “prezzi in saldo” che qualcuno offre anche grazie al lavoro svolto da chi è riuscito a conseguire risultati eclatanti potrebbero condizionare scelte personali e soggettive.
Già in passato abbiamo visto come sono finiti i ricorsi a basso costo o gratuiti.
Detto ciò l’intenzione di Asso.Mil. resta quello di poter offrire le migliori alternative possibili per coloro che vorranno intentare causa al Governo per quanto subito dal 2017 e per noi l’avvocato che ha seguito la questione sin dall’inizio, ha patrocinato i ricorrenti innanzi a tutti i TAR d’Italia, alla Corte Costituzionale e alla CEDU resta la migliore opzione per competenza, professionalità e serietà.
D’altra parte è appena il caso di ricordare che alcuni di questi novelli “don Chisciotte a basso costo” sono gli stessi che non hanno proposto per i propri assistiti la domanda a Strasburgo per la discriminazione nell’acquisizione dello status militare, uno dei tanti motivi per cui sono stati distinti i loro ricorsi da quelli patrocinati dall’avv. Lizza con gli esiti noti a tutti.

ATTENZIONI DIVERSE PER LE SENTENZE CEDU

Notizia di questi giorni: “Sarà applicata la sentenza della Corte europea dei diritti umani e sarà un commissario straordinario a occuparsi della Terra dei fuochi. Il consiglio dei ministri ha nominato il generale, Giuseppe Vadalà, con “il compito di coordinare la bonifica del territorio, affidandogli poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Cedu”. L’Italia è stata condannata perché secondo i giudici la “vita degli abitanti della Terra dei fuochi è stata messa a rischio”.
Nel complimentarci con il generale Vadalà per il prestigioso incarico ricevuto, non possiamo esimerci dal rilevare la celerità del governo a dare un repentino seguito alla sentenza CEDU, dimostrando un’attenzione per i diritti umani che forse non c’è stata per i forestali.

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