Assomil informa
Non è ancora finita!

Come anticipato nel precedente comunicato, con le mail inviate dall’avvocato Lizza, è iniziato il percorso per rivendicare un adeguato risarcimento dal Governo Italiano in esito alla decisione CEDU dello scorso 24 ottobre 2024.
Al momento le ipotesi risarcitorie consistono nella richiesta di transito in Forze di Polizia ad ordinamento civile e nel Masaf (ma sarà una scelta legislativa, l’attuale richiesta non può che rappresentare uno stimolo all’apertura) e un indennizzo di 20.000 euro (al momento non è possibile fare differenziazioni più specifiche).
Le due richieste non sono alternative, pertanto possono essere entrambe avanzate con una sola causa.
Gli iscritti Asso.Mil. beneficeranno di una riduzione del 25% sui costi del contenzioso grazie alla convenzione con l’avvocato Lizza.
L’iniziativa resta aperta a tutti coloro che hanno subito la militarizzazione coatta, sia in servizio che in quiescenza, a prescindere dall’essere stati fra i ricorrenti alla CEDU.
Dobbiamo ringraziare tutti i colleghi che hanno lottato sino alla Corte Europea per aver dato la possibilità a TUTTI, anche all’allora timorosi, illusi o reticenti, di poter ancora rivendicare giustizia.
Per aderire all’iniziativa, laddove non si sia stati raggiunti dalla mail dell’avvocato (tante sono tornate indietro perché non più attive), sarà sufficiente contattare la segreteria nazionale Asso.MIL per avere la modulistica necessaria o direttamente lo studio legale dell’avvocato.
Ancora una volta Asso.Mil. è l’unica APCSM che mette in campo iniziative per i forestali, a dispetto di altri che con i fatti sbugiardano le loro stesse promesse.

(In)competenze continue

Dopo il rinnovo contrattuale alcuni personaggi hanno scritto comunicati in cui hanno evidenziato, semmai ce ne fosse bisogno, i propri limiti e la propria presunzione.
Oltre a non capire cosa viene detto da altri, chi si erge a rappresentare colleghi dovrebbe rivestire un livello ben più elevato rispetto a chi non perde occasione per palesare una ignoranza che richiederebbe un percorso formativo adeguato, magari iniziando dalle cose semplici quale potrebbe essere imparare l’ordine legale del nome e cognome nelle firme.
Questa gente la conosciamo da anni e non ci meravigliano affatto certe dimostrazioni di (in)competenza: magari con il tempo se ne renderanno conto anche i colleghi.

Federazione Sindacale Carabinieri

La Federazione Sindacale Carabinieri, di cui Asso.Mil. fa parte, ha scritto un comunicato in merito ai punti dolenti del recente rinnovo contrattuale, punti volutamente lasciati nell’ombra da chi non fa della trasparenza e della correttezza i cardini per la comunicazione con il personale.
Sulla questione rinnovo contrattuale il segretario generale di Asso.Mil. ha rilasciato una lunga e chiarificatrice intervista radiofonica (disponibile sul sito) che potrebbe disilludere i tanti che hanno creduto a promesse di ogni tipo in merito a possibili arretrati o ad altri benefici.

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