Sindacato zoologico |
Abbiamo sempre creduto nella bontà delle nostre iniziative, tanto più se destano gli interessi di altre APCSM che spesso scimmiottano le nostre vertenze per poi riproporle nei loro comunicati nel bieco tentativo di prendersene i meriti. Non bisogna essere volpi per capire i veri intenti di certi personaggi, ma è bene fare chiarezza visti i video e gli audio che circolano in rete.
Alcuni sciacalli, poveri di idee che, trasformatisi in leoni da tastiera vorrebbero rivendersi il lavoro altrui, proponendo squallide gare al ribasso su eventuali costi da sostenere per intraprendere i ricorsi giudiziari degli ex-forestali, con l’unico risultato di sminuire la professionalità e le competenze di chi già da anni segue questo complicato percorso giudiziale.
Sicuramente la memoria del pesce rosso, tratto caratteristico di, ahinoi, troppe persone, aiuta questi parassiti che traggono la loro forza da masse appecoronate che difficilmente si pongono domande, fatto salvo poi versare le classiche lacrime di coccodrillo quando il tempo presenta il conto.
Quelle domande che non sono state poste quando fu gridato “al lupo al lupo” per la nostra denuncia sul cambio di nomenclatura delle stazioni, quando sono stati avallati contratti e FESI penalizzanti per i forestali trattati come cani bastonati, quando ci dettero dei gufi del malaugurio per le previsioni (poi avveratisi) di cosa sarebbe accaduto dal 2017 ad oggi. Non ci sorprende chi, cieco come una talpa, ancora oggi, come uno struzzo, continua a nascondere la testa sotto la sabbia lasciando però scoperto e ben in vista altre parti del corpo!
Le iniziative in cui crediamo, portate avanti con la testardaggine dei muli (un esempio su tutti: la rivendicazione della previdenza complementare arrivata fino alla Corte Europea), spesso mirano a prendere più piccioni con una fava e a portare benefici a tutti, iscritti e non, con costi contenuti.
Non ci piace giocare come il gatto con il topo con nessuno, tanto meno con i nostri iscritti, e proponiamo sempre con chiarezza le nostre idee senza per questo caricare a testa bassa come arieti, al contrario ci piace tagliare la testa al toro quando devono essere affrontate problematiche di interesse comune. Ci rammarica “dover competere” con vere e proprie capre che muovendosi attraverso il sindacato come camaleonti, intendono solo strappare consensi senza credere a ciò che dicono o promettono.
Senza continuare a menare il can per l’aia in questo simpatico esercizio di sillogismi, ricordiamo a tutti i colleghi che il sindacato non si costruisce sull’ingenuità dei lavoratori e spesso, se non sempre, andare a rimorchio delle idee altrui prelude a scarsi risultati.
Ci scusiamo con i tanti animali che non siamo riusciti a citare, ma certi soggetti ci daranno sicuramente nuove occasioni di accostamenti al nostro variegato (finché dura) patrimonio faunistico.
Rinnovo Contrattuale |
Con una nota dello scorso 4 marzo è stato reso noto che il Consiglio dei Ministri del 28 febbraio ha approvato il rinnovo contrattuale delle forze di polizia, garantendo gli adeguamenti stipendiali e l’erogazione degli arretrati già dalle buste paga del prossimo aprile.
Avremo modo di capire quanti reali vantaggi porterà il rinnovo contrattuale tanto decantato da chi, nei continui video che propone, non sa nemmeno quando i colleghi percepiranno le spettanze, probabilmente distratto dalla continua ricerca di motivi per denigrare e deridere gli altri.
Un modo di fare che dovrebbe far capire quanto ancora sia lontana la cultura sindacale in ambito militare!