Il devastante incendio di ieri alla Caserma “Salvo D’Acquisto” ha praticamente distrutto una intera ala di una palazzina al cui piano terra insiste anche l’Infermeria Presidiaria.
Tale evento comporterà complicazioni organizzative/logistiche nel prossimo futuro e, presumibilmente, servirà molto tempo per ripristinare la normale attività ordinaria, per come sinora conosciuta, all’interno di un così importante presidio militare dell’Arma dei Carabinieri. Basti pensare alla promiscuità derivante da massicci accessi esterni (VVF, operai, tecnici, ecc.) che la caserma dovrà subire, oltre al fatto che dovrà essere spartito in altri edifici il compito assolto di parte o tutta la palazzina (potrebbero configurarsi problemi di agibilità), con ovvie complicazioni di natura logistica. Tutto ciò dopo il presumibile periodo in cui lo stabile sarà soggetto a sequestro.
In tale scenario l’Infermeria Presidiaria del CUMS non potrà comunque esimersi dai propri compiti, oggi addirittura aggravati dalla risalita dei contagi da Covid19, appesantendo una situazione già molto onerosa anche senza le problematiche esposte.
Atteso che il CUFA sarebbe in grado in pochissimi giorni di ripristinare a pieno regime la propria Infermeria Presidiaria, scelleratamente chiusa ad ottobre 2020, molta utenza dell’Infermeria del CUMS potrebbe essere dirottata allo stesso CUFA.
E’ appena il caso di ricordare che sull’Infermeria del CUFA gravavano circa 1500 dipendenti (personale militare e OTI), con rispettive famiglie, oggi tutti in carico all’I.P. del CUMS.
Il ripristino suggerito rappresenterebbe un notevole sgravio per l’I.P. del CUMS e permetterebbe una sensibile riduzione della promiscuità dell’intera struttura provata dal drammatico evento in questione. La diminuzione degli accessi esterni, fra le altre cose, garantirebbe una maggiore facilità di gestione dei controlli, con ovvi risvolti anche per la sicurezza.
La riapertura dell’I.P. del CUFA potrebbe addirittura far ipotizzare l’estensione del relativo bacino di utenza, non limitandolo alla sola Specialità Forestale, con ulteriore vantaggio a quanto già prospettato.
Per quanto sopra, si chiede di valutare con urgenza la possibilità di ripristinare in tempi brevissimi l’Infermeria Presidiaria del CUFA, attesa la presenza di tutti i presupposti necessari.
Rimanendo a disposizione per ogni eventualità, si confida in un benevolo accoglimento della proposta avanzata.
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