(Infodifesa) – Priorità della priorità sono gli ultraottantenni, i più falcidiati dall’epidemia per i quali si guarda a una messa in sicurezza entro aprile. Spazio poi alle persone con elevata fragilità, familiari conviventi e i caregiver (familiare assistente) e subito dopo ci sono gli italiani che hanno tra i 70 e i 79 anni e quelli nella fascia 60-69, a cui va riservato prevalentemente il vaccino di Astrazeneca.
È la nuova impostazione del piano vaccinale messa a punto per dare uniformità alla campagna accelerando il raggiungimento degli obbiettivi che, in certe fasce, sono largamente lontani.
I criteri ridisegnati dal commissario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo bloccano la vaccinazione del personale scolastico, delle forze armate e delle forze di polizia, tranne che per chi ha avuto la prima dose che potrà completare il ciclo.
Stop anche alle somministrazioni nelle carceri, a meno che non si tratti di persone over 60 o fragili.
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