Si fa seguito a quanto già comunicato con nota 2023/06/03 del 12.06.2023, riscontrato da codesto ufficio con nota n. 49/2-21-2-2023 del 18.07.2023.
Nel ringraziare per l’attenzione prestata, si specifica che la casistica segnalata si è oramai risolta da sola anche se con qualche strascico (sembra che i militari interessati siano stati convocati per giustificare la durata della missione, forse ritenuta eccessiva). Probabilmente ci si è accorti che le scelte effettuate, oltre a porre i militari provenienti da centinaia di chilometri in situazione di “disagio”, hanno anche avuto connotazione di antieconomicità, attesa la possibilità (non colta) di fruire di alloggi gratuiti (foresterie dell’Amministrazione) a fronte di spese di viaggio e straordinari evitabili.
Ci si augura che anche in Toscana d’ora in poi ci si attenga in maniera più attenta alle previsioni normative, esaurientemente illustrate nelle circolari in materia, soprattutto quando sono volte al benessere, la sicurezza e la salute del personale.
Non possiamo esimerci dall’evidenziare come le stesse figure che non hanno autorizzato il pernotto per corsi formativi tenuti a centinaia di chilometri di distanza, abbiano poi usato un metro diverso per se stessi in occasione di cerimonie tenute in luoghi e in orari sicuramente più agevoli (ricorrenza del santo patrono dei Forestali a Vallombrosa). Vogliamo credere che, a distanza di un mese, le nostre rimostranze abbiano sortito i giusti effetti anziché pensare, forse maliziosamente, che esistono disparità di trattamento a seconda di chi siano gli attori nelle singole vicende.
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